Il catasto onciario di Monasterace

Il catasto onciario di Monasterace

La realtà storica di Monasterace attraverso il Catasto Onciario

Il catasto onciario di Monasterace è il documento catastale che in originale si conserva presso l’Archivio di Stato di Napoli.
Compilato nel 1742, evidenzia la presenza di 610 abitanti su 153 fuochi, (nuclei familiari), i maschi erano 322, le femmine 288.

Nomi e cognomi a Monasterace

I nomi di battesimo più diffusi erano Nicola tra i maschi e Caterina tra le femmine

Tra la popolazione dell’epoca le famiglie con più capifuoco erano i Quaranta, Armocida, Cortese, Fagala, Panetta, Pisano, Pultrone, Squillace, Siciliano, Talotta, Nisticò.

I Capifuoco dai centri intorno a Monasterace

Provenienti da altri centri limitrofi c’erano:

13 Capifuoco da Castelvetere, l’attuale Caulonia,
9 Capifuoco da Stilo,
5 Capifuoco da Guardavalle,
4 Capifuoco da Badolato,
3 Capifuoco da Gerace, e Placanica
2 Capifuoco da Roccella, Santa Caterina, Camini

Chi c’erano e chi non a Monasterace

I cognomi “importati” che attualmente sono presenti a Monasterace, ci sono i, Vasile da Guardavalle, Michelotti-Micelotta da Camini, Paparo da Guardavalle, Pultrone e Fiorenza da Badolato, da Stilo c’erano i Marulla e Marino.
.. c’erano i Di Leo e non i De Leo arrivati dopo,
.. c’erano i Casentino e non i Cosentino, anch’essi arrivati dopo…
.. c’erano i Niutta da Placanica, i Petrolo da Riace, gli Scrivo da Stilo, Samà di Santa Caterina e gli Squillacioti da Guardavalle e Santa Caterina e Papaleo da Badolato.

Professioni, arti e mestieri a Monasterace

Mantenendo i termini del tempo a Monasterace c’erano tra la popolazione attiva e come condizione sociale:

87 bracciali
11 massari di bovi,
10 sacerdoti,
4 garzoni,
4 scolari
3 custodi di pecore,
il resto della popolazione attiva, in ordine di 1/2 unità, si occupava di: soldato del battaglione, soldato del battaglione a cavallo, sostituto della Regia torre, dottore, speziale di medicina, chierico, cottonaro, mastro fabbricatore, mastro barbiere, mastro sartore, botecaro, calzolaio, torriero.

Il totale degli occupati secondo il catasto onciario di Monasterace del 1742 erano di 151

L’economia di Monasterace a metà dal 1700

L’economia che emerge da il catasto onciario di Monasterace del 1742 era che si basava fortemente sull’agricoltura, presenti per i servizi essenziali una serie di artigiani, spesso senza specifica attività, pronti a soddisfare le esigenze della popolazione.

Chiese, clero e sacerdoti a Monasterace

Tra le famiglie con più reddito, la vocazione era uno dei motivi di scelta di professione sacerdotale, ma c’era anche una sorta di “azione politica” nel sacerdozio nella metà del ‘700. A Monasterace una decina di destinati per vocazione ma anche per la scelta di alcune famiglie di non frazionare il fondo/proprietà con una moltitudine di eredi, il sacerdozio escludeva i soggetti dalla direzione e spartizione delle ricchezze. Il maggiorascato,  dava diritto al primogenito maschio di ereditare tutto il patrimonio familiare, gli altri figli maschi erano obbligatoriamente celibi, sacerdoti, le femmine monache, sempre ad evitare la polverizzazione delle eredità.

Luoghi di culto a Monasterace

A Monasterace c’erano tre chiese: quella di San Nicola, la Matrice e quella di Santa Caterina. Funzionavano quattro cappelle, quella del venerabile, di Santa Maria di Loreto, delle Anime del Purgatorio e quella di Sant’Andrea Avellino e San Mario Martire, compatroni della chiesa madre. La cappella di Sant’Andrea Avellino e San Mario Martire, patroni del paese, erano dunque eretti dentro la chiesa madre.

Presenti anche alcune figure femminili dette bizzocche, ovvero donne che avevano rinunciato a sposarsi e vivevano come monache di casa nei nuclei familiari di genitori o fratelli.

Aspettative di vita e andamento demografico a Monasterace

Come quasi tutti i centri della Calabria, Monasterace confermava il trend giovanile. La popolazione più corposa era composta da 130 abitanti tra 0 e 10 anni, altrettanti tra 11 e 20, e tra 21 e 30. Circa 60 erano i quarantenni, come anche i cinquantenni. Intorno a sessant’anni c’erano 35 persone, 1 a settanta e 3 superiori agli ottanta

I nuclei familiari erano mediamente composti da 3/5 persone, 18 nuclei erano di 6, 8 da 7, 4 da 8, 3 nuclei erano composti da 9 persone.

 

 

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