Dimissioni Sindaco Lanzetta, Monasterace

Di seguito la lettera aperta del sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta alla Presidente della Camera Laura Boldrini – Giorno 12 luglio l’Amministrazione Comunale  di Monasterace avrebbe avuto il grandissimo privilegio di ricevere la Presidente Boldrini per un incontro con i Cittadini del Comune e del Comprensorio locrideo.

Purtroppo si è verificata una circostanza amministrativa inattesa che mi costringe a rassegnare le dimissioni dalla carica di Sindaco.
Dimissioni di cui ho informato l’Ufficio Stampa della Presidenza per correttezza istituzionale.
Ho avuto il piacere e l’onore di essere ricevuta  dalla Presidente alla Camera dei Deputati, insieme ai Sindaci Elisabetta Tripodi e Gianni Speranza. Nell’occasione abbiamo  potuto esprimere le preoccupazioni per le difficoltà finanziarie che incontrano i Sindaci dei piccoli Comuni anche per le intimidazioni che subiscono e, soprattutto, per le condizioni disagiate del lavoro in Calabria che riguarda gli uomini, le donne e i giovani calabresi. In particolare ho potuto e voluto esprimere le condizioni difficili che stanno attraversando  le lavoratrici delle serre florovivaistiche, i cui terreni sono stati concessi con diritto di superficie  per 66 anni dal Comune di Monasterace  ad aziende private.
Preoccupazioni che legano  in maniera indissolubile Lavoro/Donne/Legalità/Rispetto delle Regole.
Di questo avremmo parlato con la Presidente il 12 luglio presso il giardino del Museo Archeologico.
A tale discussione sarebbero intervenuti  donne dei sindacati, della confcommercio Calabria, delle cooperative sociali, del giornalismo, dell’Imprenditoria della Locride, delle Serre di Monasterace, dei precari della   pubblica amministrazione e del sociale; con inviti rivolti anche a uomini e donne delle istituzioni  e della chiesa.
Rinunciare  a questo incontro, già in fase organizzativa  avanzata, è per me una vera  sofferenza umana e amministrativa;  ma l’esigenza  di non derogare alla coerenza personale di  valutazioni istituzionali  indirizzate a tenere la schiena dritta  per tutelare  il  nome  del mio  Comune e della mia Amministrazione, mi hanno convinta a fare una  scelta dolorosa ma necessaria, di cui Lei, gentile Presidente, sono sicura che  ne capirà le ragioni.
Sono le ragioni dei principi che stanno alla base della mia esistenza umana, professionale e amministrativa: lavoro, giustizia sociale, cultura e rispetto dell’uomo e della donna in quanto tali. Principi che ho appreso dai miei genitori e da molti uomini e donne che hanno sacrificato  sacrificati la loro vita   per rispettare i principi su cui avevano fondato la loro esistenza. Purtroppo   queste scelte, quando non vengono comprese, conducono anche a perdere le amicizie di una vita e al peso della solitudine, ma sono il pilastro su cui è possibile poggiarsi  per conservare la Libertà del proprio agire umano e amministrativo.

L’Italia è stata ed è ricca di figure che hanno illuminato e illuminano  la sua Storia.

E’ necessario una svolta profonda, che è  soprattutto culturale, per  valorizzare le tantissime Persone coerenti, coraggiose e solidali  che operano spesso e volentieri mettendo in gioco se stessi, in termini di impegno civile e, a volte,  anche economico, per raggiungere l’obiettivo del Bene Comune.

Grazie ancora Presidente. Spero comunque  di poterLa incontrare al più presto.

Maria C. Lanzetta
Sindaco di Monasterace

 

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